Lo sviluppo motorio nel bambino

I primi movimenti del bambino (feto), sono lente estensioni del capo, già osservabili intorno alla settima settimana di gestazione, tramite un’ecografia del feto.
Intorno al quarto mese il feto ha già sperimentato la maggior parte dei movimenti caratteristici della nostra specie.
La motricità fetale non è determinata da stimoli esterni, ma è generata da processi interni al sistema nervoso del feto umano, alcune ricerche hanno evidenziato l’esistenza di generatori di movimento in diverse parti del sistema nervoso centrale.
Alcuni movimenti sono importanti per lo sviluppo del feto e per il suo benessere, per esempio i movimenti globali del corpo impediscono che la pelle del bambino si danneggi per il contatto con l’utero materno e per l’eccessiva immobilità.
Tramite indagini ecografiche si è evidenziato come alcuni movimenti presenti nel periodo gestazionale abbiano una funzione per le fasi successive , come le rotazioni del capo e le estensioni, utilizzate durante le fasi del parto, e altri movimenti hanno una funzione nella vita intrauterina, che poi cambia, ad esempio i movimenti di suzione e deglutizione contribuiscono a regolare le quantità di liquido amniotico presente nel sacco mentre, dopo la nascita tali movimenti diventano fondamentali per la nutrizione del bambino.
Inoltre altri studi su embrioni e feti umani, hanno evidenziato che la motricità fetale funge da regolatore dello sviluppo muscolo-scheletrico.
Lo sviluppo motorio del neonato procede in direzione cefalo- caudale (controllo del capo e dell’asse corporeo precede quello degli arti) e in direzione prossimo- distale( lo sviluppo dei movimenti delle parti prossimali degli arti precede quello delle parti più distali).
Nello sviluppo motorio del neonato, inizialmente i movimenti sono semplici e determinati da riflessi e da pattern di movimento basati su azioni riflesse, successivamente si sviluppano sequenze di movimento che possono essere considerate di transizione tra i movimenti riflessi precoci e i movimenti controllati cognitivamente ed infine si giunge all’acquisizione di movimenti sempre più raffinati e controllati all’interno di abilità specifiche più complesse, come correre, saltare ecc.
Lo sviluppo motorio del neonato è abbastanza variabile da individuo a individuo, sono state però identificate delle tappe di sviluppo, secondo le principali scale di osservazione.

Abilità motoria Gessel Bayle Griffith Brunet e Lèzine
Controllo del capo 4-5 mesi 2,8 mesi 3 mesi 3 mesi
Seduto da solo 8-9 mesi 6,9 mesi 7,8 mesi 7 mesi
Eretto con sostegno 8-9 mesi 8-9 mesi 9 mesi 9 mesi
Carponi 9-10 mesi 10 mesi
Presa a pinza 11-12 mesi 9 mesi 9 mesi 9 mesi
Eretto da solo 13-14 mesi 13 mesi 12 mesi
Cammino indipendente 15-18 mesi 11,8 mesi 15 mesi 15 mesi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *