Ipertono muscolare: Come stimolare lo sviluppo del bambino

 (0-3 mesi)

Per quanto riguarda le indicazioni sulla cura posturale del neonato sono valide quelle relative al bambino con lieve ipotono muscolare.

Nell’accudimento  quotidiano  è utile favorire le posture raccolte,  quelle cioè in cui il bambino non è in completa estensione, quindi alternare l’uso della carrozzina,  alla fascia e all’ovetto;  anche in braccio è consigliabile tenere il piccolo in maniera raccolta.

Il neonato dopo il primo mese può essere posizionato a pancia sotto per alcuni minuti,  questa postura viene proposta al piccolo non tanto per l’acquisizione del controllo del capo,  che solitamente il bambino con lieve ipertono sviluppa con facilità,  ma per far sperimentare una postura importante per le acquisizioni successive e per  evitare le plagiocefalie da posizione.

Il massaggio infantile ha un effetto positivo sulla regolazione del tono muscolare e aiuta a rilassarsi,  è quindi consigliato anche nei bambini con lieve ipertono.

(3-6 mesi)

Ai cambi del pannolino  si può far esercitare il piccolo trazionandolo anteriormente per le braccine verso la posizione seduta e facendolo ritornare in posizione supina lentamente,  in modo che anche nel ritorno debba controllare il capo,  questo esercizio contrasta la tendenza dei bimbi con lieve ipertono ad andare indietro e in estensione,  quindi è utile sia per lo sviluppo della muscolatura, sia per imparare dei pattern di movimento corretti.

Sempre con la stessa finalità indicata sopra, si può giocare con il bambino, in  posizione supina,  avvicinando i piedini verso il torace, in modo che tenti di afferrarli e in seguito il genitore può  afferrare con le mani,  i piedi e le mani del bimbo e farlo rotolare parzialmente da una parte e dall’altra.

Si può posizionare il bambino su un tappeto a terra,  in modo tale che abbia lo spazio per rotolarsi e mettersi  a pancia sotto.

Durante il giorno,  a casa, piuttosto che utilizzare la carrozzina,  nella quale il bambino con lieve ipertono può puntare i piedini sul bordo e andare in estensione,  sia per giocare ma anche quando si innervosisce,  è preferibile usare la sdraietta inclinata .

Il bambino con lieve ipertono è di solito un bambino sveglio e molto curioso è  quindi preferibile,  non eccedere con le stimolazioni e proporre sempre un giochino alla volta,  anche l’ambiente per quanto possibile(altri fratelli in casa) dovrebbe rispettare i tempi e le esigenze del piccolo.

Intorno al 4°-5° mese,  si può cominciare a tenere seduto il piccolo utilizzando il cuscino dell’allattamento (la versione grande) disposto a ferro di cavallo con il piccolo al centro in posizione seduta.

La posizione in braccio con il piccolo rivolto verso l’esterno è indicata anche per il neonato con lieve ipertono,  con l’accortezza di mantenere bene flesso il bacino e le gambe del piccolo ( come se stesse su una sedia).

Intorno al 5° mese,  comincia lo svezzamento e si comincia a utilizzare il seggiolone,  controllando sempre che il piccolo sia allineato.

(6-9 mesi)

I genitori  dopo il cambio del pannolino,  possono favorire lo sviluppo della muscolatura anteriore e aiutare il bambino a imparare a mettersi seduto da solo, trazionando anteriormente  il piccolo da  un braccio solo verso l’anca opposta e contemporaneamente fissare le gambe del piccolo con il proprio corpo,  per offrirgli un punto fisso sul quale sollevarsi.

Gli esercizi per l’acquisizione del passaggio da supino a seduto,  sono utili anche nel bambino con lieve ipertono perché favoriscono l’acquisizione di uno schema di movimento fisiologico, il rischio è infatti che questi bimbi sviluppino,  come schema motorio quello di andare in estensione con la schiena e con le gambe.

In alcuni casi (quando si arrabbia per esempio)  possono estendersi fino a raggiungere una posizione che viene definita opistotono,  in cui il bambino sembra un arco che appoggia sul piano, solo con il capo e con i piedi.

Questo modalità di comportamento può ritardare l’acquisizione della postura seduta,  che richiede invece un atteggiamento in flessione del tronco.

In questi casi bisognerebbe prendere in braccio il piccolo cercare di distrarlo e farlo calmare e cercare di contenerlo con una posizione raccolta,  piuttosto che farlo continuare a stare  in estensione.

Dal 6° mese, si può far stare seduto il piccolo per tempi sempre più lunghi,  in maniera tale che si eserciti e stabilizzi la postura seduta, che tra il 6° e il 7°mese dovrebbe essere acquisita.

Sistemare il bambino a terra su un tappetone  anche a pancia sotto per stimolare  il gattonamento.

Anche per il bambino con lieve ipertono imparare a  stare a in quadrupedica  (carponi) e gattonare sono competenze utili,  perché sono posizioni  in flessione e facilitanti,  per  l’acquisizione del passaggio da terra  in stazione eretta.

Il genitore può stimolare l’acquisizione della postura quadrupedica come indicato sopra per il bambino ipotonico.

Per gli spostamenti esterni da metà  del 4° mese può essere utilizzato il passeggino per tempi brevi,  i modelli attualmente in uso,  hanno lo schienale rinforzato e regolabile,  non utilizzare quelli ultraleggeri.

Il passeggino non và posizionato con lo schienale a 90° ma leggermente più inclinato, disponendo un giochino davanti,  il bambino sarà stimolato ad sollevarsi per osservare e afferrare il gioco.

(9-12 mesi)

Se per il bambino ipotonico il rischio in stazione eretta è quello che si evidenzi un  appoggio dei piedi  con caduta del margine mediale  e quindi un piede piatto-valgo, nel bambino con lieve ipertono il rischio è quello che il piccolo appoggi sulle punte dei piedi, andando in flessione plantare. Questo atteggiamento è sempre legato alla tendenza del piccolo di utilizzare la muscolatura estensoria.

In questo caso è preferibile non tenere il piccolo in piedi e parlare con il medico di riferimento.

E’ da sottolineare che se il piccolo inizialmente appoggia sulle punte ma dopo alcuni secondi ridistribuisce il carico su tutta la pianta non bisogna allarmarsi,  ma comunque sarebbe indicato far valutare il tono muscolare per  escludere la necessità di scarpe o tutori specifici.

Per quanto riguarda i giochi da proporre al piccolo,  sono valide le indicazioni fornite per il bambino con ipotono,  facendo attenzione a non sovraccaricare il piccolo di stimoli eccessivi.

Il bambino non deve essere fatto camminare dall’adulto, eventualmente può essere tenuto in piedi  qualora il  piccolo lo desiderasse per qualche minuto,  dopo che un medico o il terapista ha valutato l’appoggio dei piedi del piccolo.

Il genitore in questa fase e già alla fine della precedente,  può aiutare il bimbo con ipertono creando le condizioni di gioco favorevoli. Può cioè disporre il tappeto vicino ad un divano o altro tipo di appoggio anche più basso ( sgabellino, rialzo Ikea per esempio, ecc.) in modo che il piccolo possa provare a mettersi  prima in ginocchio e poi in piedi ed successivamente cominciare a spostarsi lateralmente appoggiandosi sul divano.

In seguito si può  fornire un carrellino o una sedia, da utilizzare come appoggio per gli arti superiori, per tentare di camminare da solo.

Anche per il bambino con ipertono è valida l’indicazione di non utilizzare il girello.

L’uso del box non è per me sconsigliato in assoluto,  ma nel caso di bambini con alterazioni del tono muscolare i è preferibile non  utilizzarlo ed è invece indicato l’uso del tappetone.

Le scale dello sviluppo motorio indicano che l’acquisizione della deambulazione autonoma ( senza sostegno)  può essere raggiunta tra i 11 e i 18 mesi  di età.

Il termine dei 18 mesi, indica che un bambino può ancora non avere raggiunto la deambulazione autonoma, ma dovrebbe  comunque presentare tutti i prerequisiti che portano ad acquisirla.

Se un bambino a 9-12 mesi non gattona, non  tenta di mettersi in piedi,  ha una reazione  di sostegno poco valida e funzionale,  è preferibile intervenire  subito,  piuttosto che aspettare e dover poi intraprendere un percorso più lungo.

Queste sono alcune indicazioni per favorire lo sviluppo del bambino con lieve ipertono muscolare, ma il genitore dovrebbe cercare di non sottoporre il bimbo a richieste eccessive e proporre ogni attività attraverso il gioco,  senza costringerlo,  qualora non avesse voglia.

Comunque   essere  informati e fare attenzione ad alcuni elementi (organizzazione degli spazi,  proposte adeguate) possono  già essere un grande aiuto per il bambino  e un primo passo verso un processo di prevenzione dei ritardi psicomotori.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *